1 Novembre 2022

XV Forum Euroasiatico di Verona, Baku 27 e 28 Ottobre 2022

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Mario Pietri, [30/10/2022 14:39]
il quindicesimo forum euroasiatico di Verona si è svolto a Baku Azerbaijan nelle giornate del 27 e 28 ottobre 2022 presso il conference center della capitale azera .
Il forum ha visto la presenza di una importante e qualificata rappresentanza di imprenditori, associazioni di categoria, giornalisti italiani ,di personaggi di estremo spicco nel settore politico economico industriale e dell’energia della Federazione rossa e dell’Azerbaijan. Complessivamente ai lavori hanno partecipato in presenza o in remoto i rappresentanti di più di 37 paesi. Aggiungo io alla faccia dell’isolamento internazionale della Federazione Russa.
Il forum è stato organizzato dall’associazione conoscere Eurasia e dal suo presidente Antonio Fallico. Oltre a conoscere Eurasia gli organizzatori dell’evento erano Roscongress, il ministero dell’economia Della Repubblica dell’Azerbaijan Itarzercom camera di commercio Italia arzebajan e spief 2023Forum economico di San Pietroburgo. Sponsor dell’iniziativa la società petrolifera russa Rosneft, Gazprom Bank Region, lexi system e CC.
I lavori si sono sviluppati in due giornate di intensi incontri che hanno affrontato temi centrali in relazione alle sfide geopolitiche ed economiche che l’attuale situazione internazionale ci sta presentando.
Molto interessanti i lavori, fin dalla primissima sessione di presentazione del Forum, con una presenza prestigiosa ed altissimo livello di oratori. Fra questi ricordiamo Shakin Mustafayev vice primo ministro della Repubblica dell’Azerbaigian, Alexej Overchuck vice primo ministro della Federazione russa, Micahail Jabbarov Ministro dell’Economia della Repubblica del Azerbaijan, Maksim Reshetneikov ministro dello sviluppo economico della Federazione russa e Antonio Fallico presidente dell’associazione conoscere Eurasia.
Le sessioni di lavoro si sono svolte a stretto e serrato ritmo, la prima molto interessante aveva come titolo la nuova realtà dei mercati delle materie prime e dell’energia è stata moderata da Alexander Dynkin presidente dell’istituto di economia mondiale relazioni internazionali e da Alessandro Cassieri corrispondente della RAI .
Particolarmente interessante l’intervento di Igor Sechin amministratore delegato presidente del consiglio di gestione e vicepresidente del consiglio di amministrazione di Rosneft. Particolarmente interessante perché ha illustrato con molta precisione le linee comportamento, gli obiettivi del governo della Federazione Russa facendo emergere chiaramente l’obiettivo di accelerare e consolidare il processo di trasformazione dell’economia mondiale da un’economia globalizzata neoliberista ha un’economia regionalizzata con al centro l’uomo ed un diverso approccio verso gli stati nazionali, basato su rispetto e reciprocità . Successivamente un’intera sessione è stata dedicata alla all’umanesimo.
Sechin ha espresso le perplessità e le forti critiche di parte russa sui comportamenti posti in essere dai governi occidentali , sottolineando la totale sudditanza degli stessi alle politiche neocon, agli anglosassoni e illustrando il suicidio economico e politico occidentale legato all’applicazione delle sanzioni.
Sia nelle sessioni in presenza, sia negli interventi a distanza, si sono susseguiti interventi in totale accordo con questa interpretazione.
Il rappresentante ad esempio della più importante società indiana di energia, o ministri indiani, della Repubblica di Mongolia, del Kazakistan hanno in sostanza ribadito gli stessi concetti e la non volontà di rispondere ed obbedire ai diktat occidentali in relazione all’identificazione di diversi interessi nazionali.

Mario Pietri, [30/10/2022 14:39]
E’ emerso uno stretto e sempre più forte spirito di collaborazione fra il governo dell’Azerbaigian e il governo della Federazione russa, ad esempio per lo sviluppo di corridoi di comunicazione e di trasporto che facilitino le operazioni nel Caucaso creando un canale nord sud di comunicazione e passaggio merci . La realizzazione di tali strutture comuni porterà presumibilmente allo stemperamento delle tensioni geopolitiche nella regione, nonostante le pressioni USA per un aggravamento della situazione.
I rappresentanti politici ed economici della Federazione russa vedono un futuro dal punto di vista economico e politico legato a una paritetica collaborazione fra i paesi.
Un punto sul quale abbiamo notato diversi accenti e approcci fra i relatori azeri e relatori degli altri paesi intervenuti nel Forum è stato in relazione alla valutazione ed alle prospettive della trasformazione green delle fonti di produzione energetica.
Una specifica sezione è stata dedicata al tema, fra le altre cose molto interessante anche dal punto di vista tecnico ma mentre i funzionari azeri hanno più volte fatto riferimento alla politica di trasformazione green per poter procedere a una indipendenza energetica su base green del paese e quindi poter esportare una maggior quantitativo di risorse fossili (personalmente ho trovato questa posizione non solo debole ma anche priva di concrete basi a sostegno) gli altri paesi hanno invece discusso e criticato fortemente l’impostazione delle politiche energetiche legate alla green Revolution.
Nello specifico pur considerando tutti indispensabile e totalmente necessario un’attenzione maggiore all’ambiente hanno fatto riferimento alla convenienza economica ma anche alla possibilità e alla capacità della trasformazione ad esempio del gas in idrogeno per la produzione di energie verdi quale scelta ecologicamente ed economicamente sostenibile. E’ stato ripetuto che il gas è una delle fonti energetiche meno inquinanti e quindi questa trasformazione per non produrre disastri nelle società occidentali e non solo deve avvenire con una attenzione molto attenta alla sostenibilità delle scelte realizzate e prospettate.
Importanti gli accordi che si sono so che sono stati sottoscritti sia precedentemente sia a margine del convegno fra Iran Russia e Azerbaigian per lo sviluppo delle relazioni e un ulteriore sviluppo come dicevamo su un’asse diverso della via della seta con incremento delle reti di comunicazione con l’Iran
Alexei Overchuk vice primo ministro russo ha dato un’indicazione del perché il forum non si è svolto a Verona, questo è avvenuto innanzitutto perché moltissimi dei funzionari del governo russo se non tutti presenti all’iniziativa così come giornalisti e altri e imprenditori sono soggetti a sanzione quindi gli è impossibilitata la possibilità di partecipare a un consesso in Europa. Vista la situazione la scelta dell’Azerbaigian è stata fatta anche in relazione alla volontà di sviluppare un ponte tra la Azerbaijan e l’Europa e l’Asia utilizzando l’Azerbaijan come base per lo sviluppo sia del progetto eurasiatico sia come uno dei punti di riferimento e di sviluppo per le vie di comunicazione fra i vari paesi.
Ha inoltre insistito molto sul fatto che stiamo assistendo all’inizio di una trasformazione nella direzione del di un mondo che cambia la sua centralità e quindi inizia un rapporto paritetico da nord a sud. Le nuove infrastrutture i corridoi In Pakistan, India, Turkmenistan, Pakistan e in Iran sono dei progetti mastodontici importantissimi . Aggiungo io che i nostri governanti e i nostri media che parlano insistentemente dell’isolamento della Federazione russa dovrebbero guardare con attenzione il risultato di questi lavori per rendersi conto che in una fase come questa ad essere isolato dal punto di vista economico e di fatto in conseguenza politico non è la Federazione russa ma è l’occidente.

Mario Pietri, [30/10/2022 14:39]
si è discusso anche della problematica legata ai fertilizzanti, ricordiamo ad esempio i fertilizzanti giacciono in grandi quantitativi nei depositi dei paesi baltici che di fatto con la loro politica assurda stanno creando una serie di problematiche molto grosse per quanto riguarderà la probabile protrarsi e un possibile aggravamento della crisi alimentare . Successivamente al forum vi è stato l’attacco ucraino alle navi civili e militari russe che garantivano il passaggio ed il trasporto del grano dai porti ucraini verso altri paesi. Sicuramente i russi continueranno in proprio il commercio del grano e utilizzeranno il grano come arma politica diplomatica per rafforzare le relazioni con i paesi più poveri del mondo.
Tutte queste indicazioni fanno capire che non stiamo assistendo a delle trasformazioni legate a delle contingenze di breve periodo ma una trasformazione radicale dell’economia e la creazione di regole sempre più legate a questa trasformazione e svincolate dal modello occidentale.
L’intervento di Igor Sechin di Rofsnet è stato particolarmente interessante . Oltre aver letto un messaggio di benvenuto del presidente Putin, che ricordo non è intervenuto al forum perché era impegnato in un contemporaneo vertice ad Altai nel quale ha fatto un discorso particolarmente importante, ha enfatizzato la trasformazione del mondo unipolare verso un mondo multipolare ribadendo con forza le posizioni della Federazione russa .
Si è discusso a lungo anche dell’aspetto finanziario e quindi della necessità in relazione alle sanzioni quindi ad esempio al sistema dello Swift di creare delle strutture alternative o che consentano comunque una facilitazione degli scambi commerciali e una riscrittura del fondo monetario internazionale.
La discussione è stata molto molto interessante con proposte diverse per quanto riguarda ad esempio la creazione di un nuovo fondo monetario internazionale basato su monete paritetiche e non più soltanto sulla centralità del dollaro quindi di un progressivo abbandono del dollaro.
Riferimenti a paesi che entreranno presumibilmente a breve all’interno dei Brics e all’ulteriore espansione della SCO, In questa ‘ottica e non solo si è parlato di Egitto, Serbia , Mongolia , degli Emirati arabi e della stessa Arabia Saudita.
Quindi una trasformazione che vede un progressivo indebolimento, anche molto forte dell’influenza statunitense anglosassone su sui paesi di questa aerea geografica e non solo e della creazione di relazioni paritarie fra i paesi e necessità di abbandono completo del colonialismo , del neocolonialismo e delle politiche neoliberiste che sono state giudicate complessivamente dalla stragrande maggioranza degli intervenuti totalmente fallimentari. Fallico ha parlato del ruolo centrale della diplomazia economica.
Mia constatazione, l’assenza pesantissima, gravissima delle istituzioni è stata sì superata con coraggio e con molta forza dalla tenacia degli organizzatori del forum che appunto hanno comunque voluto e sono riusciti a tenere aperta questa porta di comunicazione che è fondamentale per il futuro della nostra industria e delle nostre presenti e future relazioni con l’Eurasia e con la Federazione russa e anche con la Repubblica popolare cinese.
la mancanza invece della presenza istituzionale delle nostre autorità e di gran parte delle associazioni di categoria italiane segna da un lato una viltà molto forte e una sempre più imbarazzante sottomissione ai diktat anglosassoni nonostante questo porterà al disastro cittadini ed aziende.
E’ stato fatto uno specifico riferimento ai sequestri di asset russi da parte dell’occidente, di fatto uno scippo di ricchezza e un attacco alla sovranità di altri paesi in un quadro di assoluta illegalità . Anali sulle speculazioni legate al prezzo dell’energia nate dalla forzata politica del ‘imposizione delle politiche green.

Mario Pietri, [30/10/2022 14:39]
Si è discusso a lungo della forbice di prezzo del costo del gas fra negli Stati Uniti e la EU. Per acquistare lo stesso gas il stessa negli USA e dalle 4,5 alle 5 volte più economico del prezzo al quale ci vendono il gas liquido.
Questo è parzialmente giustificato dagli enormi costi di trasporto del gas liquido però di fatto si traduce in un vantaggio strategico delle aziende statunitensi nei confronti delle aziende europee. Saranno molte multinazionali, ad esempio, nel settore del automotive che trasferiranno le loro produzioni negli Stati Uniti perché la produzione sul territorio USA, assisteremo quindi ad progressiva deindustrializzazione ed impoverimento delle nostre economie.
Le sanzioni e l’utilizzo strumentale del dollaro sono le armi che servono ai neoliberisti per manipolare i mercati mondiali, la perdita di centralità del dollaro rappresenta invece un’opportunità, anche se pericolosa, di trasformazione verso un mondo multipolare
Sono stati annunciati dei progetti enormi, a de esempio il vostok project , di 6,5 miliardi di tonnellate di greggio
Molto interessante la sessione sui modelli di finanziamento e sulla riscrittura delle politiche finanziarie a livello globale, in questa sezione non sono stati presentati accordi ma proposte, ribadendo che il sempre maggior utilizzo delle monete nazionali con una sempre minore presenza del dollaro nelle transazioni, cosi come la possibile creazione di una moneta elettronica comune, una nuova struttura ad esempio alternativa allo Swift che non veda più però la centralità degli Stati Uniti .
Altro dato importante, l’incremento delle operazioni finanziarie fra la Russia e l’Azerbaigian nell’ultimo che nei primi mesi dell’anno ha visto un aumento del 30%.
Andrei Belousov viceministro della vice primo ministro della Federazione russa, persona di grande importanza all’interno del panorama politico ed economico russo che ha enunciato una serie di importanti accordi bilaterali con l’Arzebajan. tutto indicherebbe che le relazioni tra la Federazione russa e l’Azerbaigian vedranno un ulteriore importante sviluppo nel prossimo futuro con particolare focus sullo sviluppo delle infrastrutture di trasporto.
Valentin Ivanov che è intervenuto ministro dei trasporti della Federazione russa ha insistito ad esempio su questo punto.
L’intervento di Sergey Razov, ambasciatore della Federazione russa in Italia, ha rimarcato l’altissimo livello dei partecipanti e della discussione e per quanto riguarda la posizione della Federazione russa sul nuovo governo ha semplicemente detto che la Federazione russo osserverà i comportamenti del governo Meloni e al di là delle dichiarazioni della campagna elettorale ritiene che le contingenze economiche e politiche costringeranno il governo Meloni a raffrontarsi con la vera realtà dei fatti e li si potrà capire che tipo di possibilità potranno esserci nella cooperazione bilaterale ribadendo che comunque la Russia è aperta alla cooperazione.
Molto interessante anche l’intervento di Vladimir Chizhov del consiglio federale di difesa e sicurezza della Federazione russa che ha espresso forte critica nei confronti del neoliberismo e delle politiche della comunità europea della glorificazione dei nazisti ucraini. Queste scelte stanno provocando un terremoto ed una accelerazione verso un mondo multipolare.
Importante la presenza di giornalisti e operatori della comunicazione di area, c’erano e abbiamo avuto modo di confrontarci con piacere con Demostenes Floros, Fabio Massimo Parenti, con Alessandro Bianchi, con Virginia Camerieri. con Francesco Piazzesi, con Vito Petrocelli, con Giorgio Bianchi, con Emanuele Dessì , con Pino Arlacchi e con Sara Reginella.
Devo dire che è stato particolarmente piacevole e particolarmente interessante anche in termini di comunicazione e di relazione umane.
Un sentito ringraziamento a Conoscere Eurasia, Antioni Fallico e Demostenes Floros per l’invito e l’importante opportunità concessami.


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Mario Pietri

Mario Pietri

Pietri Mario, libero professionista, fondatore dell'associazione Sinerghia Italia Russia, Vicepresidente nazionale di Confimpresa Italia con delega ai rapporti con la Federazione Russa, appassionato di geopolitica ed economia.

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