L’offensiva Ucraina che ha portato le truppe di Kiev a riconquistare alcuni importanti centri della regione di kharkiv va letta come un indubbio successo militare del regime di Kiev e una sconfitta politica della Federazione russa. In queste ore concitate il nostro preoccupato pensiero va agli abitanti i di queste cittadine e villaggi ora di nuovo sottoposti al terrore dei servizi ucraini. L’ SBU ha infatti iniziato i rastrellamenti di quelli che loro chiamano collaborazionisti, ad esempio gli insegnati oppure tutti colori che hanno semplicemente accettato gli aiuti umanitari consegnati dai russi. I media occidentali non mostreranno le lunghissime colonne di civili, protette da reparti russi, che sono fuggiti verso la federazione russa per sfuggire al terrore del regime ucraino vista l’imminente riconquista da parte dei nazisti delle loro cittadine o villaggi.
Da un punto di vista militare capiremo nei prossimi giorni capiremo se e come l’offensiva Ucraina verrà fermata e che tipo di risposta a Federazione russa darà a questi nuovi sviluppi. Ricordiamo ai nostri follower che il conflitto in essere non è più di fatto un conflitto tra Federazione russa e Ucraina ma e sempre di più un conflitto fra Federazione russa e NATO anche se combattuto dalla NATO attraverso gli spendibili proxy ucraini. Le enormi quantità di sistemi d’arma forniti dai paesi nato all’ucraina così come l’addestramento fornito ai militari di Kiev, il supporto logistico, il supporto di intelligence il supporto satellitare, la presenza di mercenari, istruttori e consiglieri hanno chiaramente influito sul successo di questa offensiva.
Da capire saranno le conseguenze di questo nuovo aggravamento del conflitto. Noi di mondo multipolare riteniamo sempre più probabile un imminente cambio di strategia da parte russa. Riteniamo probabile una mobilitazione molto più ampia di quella precedente, non escludendo una mobilitazione generale, la possibile dichiarazione dello Stato di guerra, con tutte le conseguenze che questo potrà comportare, o quantomeno un cambio radicale nelle strategie militari fino ad ora utilizzate dall’esercito russo. L’escalation del conflitto ci appare a questo punto inevitabile non solo probabile.
Vogliamo ricordare a tutti i fan della nato e del regime di Kiev che questa vittoria potrebbe a breve trasformarsi in una pesante sconfitta militare e una ipoteca sul futuro dell’Ucraina. Dal punto di vista politico questa offensiva lungi dal dividere la leadership russa la sta spingendo con sempre più forza verso un più radicale e massiccio coinvolgimento della società russa nel conflitto. L’occidente come più volte avvenuto in passato sta sottovalutando la capacità russa di ergersi come un monolite di fronte alle difficoltà e anche ai rovesci sul campo di battaglia. I russi non amano la guerra, anzi la rifuggono ma sì vengono portati in situazioni nelle quali l’esistenza stessa nel loro paese è messa a rischio sono in grado, come hanno fatto più volte in passato, di combattere come pochi popoli al mondo sono in grado di fare.
Già in queste ore gli obbiettivi dei bombardamenti russi sono mutati, vengono colpite le infrastrutture energetiche ucraine. È solo l’inizio di una nuova fase.
L’eventuale dichiarazione di guerra all’ucraina potrebbe comportare anche il fatto di trovare il nostro paese, in quanto fornitore di armi ed addestramento, paese cobelligerante… lascio a voi immaginare le conseguenze di questa possibile evoluzione.
Uno scenario meno drammatico ma molto concreto a questo punto vedrà la completa interruzione del flusso di gas che attraversa l’Ucraina e che in parte raggiunge il nostro paese.
Fomentando i deliri della leader ship ucraina, (oggi un loro funzionario farneticava non solo della riconquista della Crimea ma della demilitarizzazione della Russia) esponiamo il nostro paese a rischi gravissimi.
I leader europei dovranno nei prossimi giorni e settimane affrontare sfide mai viste, sfide e pericoli frutto della loro suicida sudditanza ai dettami degli anglosassoni.
Mai come ore dall’inizio dell’operazione speciale in Ucraina il rischio di una estensione del conflitto è reale e concreto.
Ricordiamo ai nostri followers che in guerra nulla è come sembra, talvolta scelte che possono apparire irrazionali sono invece frutto di attente valutazioni strategiche.
Noi ci aspettiamo come scritto prima quantomeno un cambio di passo russo, riteniamo che il freno a mano finora in funzione da parte russa verrà rilasciato con tutte le conseguenze del caso.
Ci aspettano giorni, settimane e mesi difficilissimi. Noi cercheremo di tenervi informati sugli sviluppi militari, politici ed economici del conflitto a partire dall’incontro che terremo a Brescia mercoledì 14 settembre con Interstampa, ospiti Alberto Fazolo e Clara Statello.
Vi invitiamo a seguirci sul canale Telegram mondo multipolare
Suggeriamo ai fans della Nato e dei nazisti ucraini di moderare il loro entusiasmo, crediamo che a breve avranno amare sorprese.
0 commenti