24 Aprile 2022

perchè gli Stati Uniti perderanno la guerra ibrida che hanno inziato

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Alcuni estratti dello strepitoso articolo dell’economista russo Glaziev tradotto e pubblicato da ComeDonChisciotte (https://comedonchisciotte.org/vincere-e-creare-una-nuova-economia-globale/)

“Il nostro Presidente ha detto molte volte che i Russi e gli Ucraini sono un unico popolo. Dal punto di vista delle scienze storiche, linguistiche, archeologiche, etnografiche e genetiche, questo è un fatto provato. Dopo il crollo dell’URSS, la più grande catastrofe geopolitica del XX secolo secondo il nostro presidente, [questo popolo] è rimasto diviso per trent’anni. Nella coscienza pubblica del popolo russo dell’Ucraina si sono sviluppati processi patologici, che hanno portato ad una malattia grave e mortale: la russofobia. Come è potuto accadere?
[…]

A causa dei modelli oggettivi del cambiamento delle economie mondiali, gli Stati Uniti perderanno la guerra ibrida mondiale che hanno lanciato. In un impeto di russofobia, hanno già giocato la loro carta vincente contro la Russia: la questione della valuta globale. Dopo le “sanzioni infernali” imposte alla Russia con il sequestro di tutti i beni russi in dollari, euro, sterline e yen, queste valute hanno perso automaticamente il loro status di valute di riserva mondiale. Altri Paesi si trovano ad affrontare l’urgente necessità di creare un nuovo sistema monetario e finanziario indipendente da esse. La Russia avrebbe potuto essere un leader in questo processo, se non fosse stato per il predominio degli agenti di influenza americani nel settore bancario e finanziario.
[…]

Il libro “The Last World War”, pubblicato sei anni fa, giustificava la necessità di un’ampia coalizione contro la guerra basata su:

l’abbandono dell’uso del dollaro come moneta mondiale;

l’imposizione di un embargo all’importazione di apparecchiature informatiche e all’uso delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione da parte dei Paesi che si rifiutano di firmare la convenzione mondiale contro il cyberterrorismo (in primis gli Stati Uniti);

l’imposizione di sanzioni ai Paesi che violano la convenzione internazionale che vieta lo sviluppo e l’uso di armi biologiche (ora è ovvio che ne fanno parte anche gli USA).

Se i leader dei Paesi SCO e BRICS, oggettivamente interessati a prevenire la guerra ibrida globale scatenata dagli Stati Uniti, avessero iniziato ad attuare queste proposte sei anni fa, l’aggressione statunitense oggi sarebbe stata bloccata. Se fossero state accolte le proposte, da me avanzate nel 2014, di proteggere non solo la Crimea, ma anche le altre nove regioni dell’Ucraina meridionale e orientale dai burattini russofobici americani che avevano preso il potere a Kiev, oggi non sarebbero state necessarie operazioni militari. Le popolazioni di queste regioni ci avevano chiesto di proteggerle dai nazisti allevati dai servizi segreti statunitensi.

Tuttavia, nonostante la sconfitta sul fronte informativo-cognitivo e le pesanti perdite sul fronte valutario-finanziario, la Russia si è notevolmente rafforzata sul fronte interno. In primo luogo, l’influenza della quinta colonna degli agenti di influenza americani, che non potevano influenzare il presidente della Russia sotto la minaccia della confisca dei beni stranieri, si è notevolmente indebolita. Sebbene l’oligarchia compradora si stia facendo in quattro per dimostrare la sua lealtà a Washington e Londra, nel tentativo di mantenere la loro ricchezza spazzata via dalla Russia, sono visti lì come un jolly da giocare. Molti degli agenti di influenza stranieri che quotidianamente avevano avvelenato la coscienza pubblica nei media sono semplicemente scappati. In secondo luogo, come conseguenza delle sanzioni, è stata automaticamente cancellata la regola di bilancio secondo la quale i proventi del petrolio e del gas avrebbero dovuto essere investiti in obbligazioni dei Paesi NATO. Ora, queste centinaia di miliardi di rubli sono a disposizione del governo e possono essere spesi per scopi costruttivi. In terzo luogo, con le sue sanzioni, il nemico, ha di fatto, fermato l’esportazione di capitali dalla Russia, il che crea opportunità finanziarie per il raddoppio degli investimenti per lo sviluppo dell’economia interna”

Come Don Chisciotte (https://comedonchisciotte.org/vincere-e-creare-una-nuova-economia-globale/)
Vincere e creare una nuova economia globale – Come Don Chisciotte
Sergey Glazyev katehon.com 19.04.2022 Soprattutto per le persone pensanti, delineerò brevemente le ragioni della mostruosa guerra che si è sviluppata davanti ai nostri occhi in Ucraina. Non c’è niente di peggio di una guerra tra gruppi sociali di un [medesimo] popolo. In questo caso, il nostro popolo russo, che, da secoli, si è formato sul […]

 


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Mario Pietri

Mario Pietri

Pietri Mario, libero professionista, fondatore dell'associazione Sinerghia Italia Russia, Vicepresidente nazionale di Confimpresa Italia con delega ai rapporti con la Federazione Russa, appassionato di geopolitica ed economia.

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